Yamaha TMAX 2017, perchè rischia di essere un flop – la mia opinione

Fino a ieri un TMAX si comprava a scatola chiusa perché, pur spendendo uno sproposito, si sapeva di portare a casa uno status symbol che avrebbe regalato al proprietario tante soddisfazioni.

Arrivato alla quinta generazione, il TMAX 2017, ha a mio avviso interrotto questa tradizione.

Vi spiego perché, dandovi le mie personali impressioni, senza nessun tipo di rilevazione strumentale. Solamente le sensazioni di un appassionato che aveva deciso di comprarlo ma che poi ha rinunciato.

Il modello che ho testato è un TMAX SX Sport Edition, senza il kit “sport” montato. Quindi senza scarico Akrapovic, portatarga in alluminio e schermo paravento basso.

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Lo scooter aveva percorso qualche migliaio di km, quindi era sicuramente già più che rodato. Il colore è Matt Silver con i cerchi blu, e qui faccio il mio primo appunto negativo.

Ci vuole una gamma di colori più ampia! Chi vuole il TMAX SX ha solo due scelte oltre al Matt Silver; il Liquid Darkness, uno sorta di nero semi opaco che raccoglie ditate e manate a volontà.

Come alternativa, ma bisogna comprare la versione DX, esiste il Phantom Blue e lo Sword Silver.

Il TMAX 2017 è solo potenza o anche qualcosa in più?

Passiamo ora alle mie impressioni di guida.

Messa la smart key in tasca, salgo e trovo una seduta più alta di quella che mi aspettavo, ma è solo una questione di abitudine e dopo poco non ci si fa più caso.

Il TMAX SX Sport ha la doppia mappatura del motore, una più tranquilla e una più sportiva per avere le massime prestazioni.

Lo switch da una mappatura all’altra si fa con il gas al minimo premendo l’apposito pulsante sulla destra del manubrio.

La prima, brutta impressione salito a bordo, è data dalla vista del mastodontico e squadrato cruscotto, che non segue le linee aereodinamiche del frontale e del parabrezza.

Non va meglio per la strumentazione. Due elementi circolari bordati di blu degni di un 125 di qualche anno fa. Anche il trip computer ha uno schermo piccolo e non è adeguato al prezzo del mezzo.

Ci si farà l’occhio, ho pensato, partendo per la mia prova su strada.

Il motore è molto ben accoppiato con la trasmissione ed è davvero pronto anche con la mappatura più tranquilla.

Quello che mi ha sorpreso e deluso di più, è la ruvidità di funzionamento e le vibrazioni, presenti un po’ a tutti i regimi, considerando che il motore è un bicilindrico non me lo sarei aspettato.

Il TMAX 2017 diventa quasi rabbioso usando la mappatura Sport, ma il prezzo da pagare è quello di avere il motore che resta sempre molto alto di giri, sensazione fastidiosa soprattutto quando non si cercano le massime prestazioni.

La sensazione di motore imballato, seppur meno evidente, si ha anche con l’altra mappatura anche andando ad andature tranquille.

Il telaio sembra ben a punto ma il posteriore è piuttosto rigido e ho avuto la sensazione che saltellasse un pò troppo sulle asperità stradali.

Ottimi invece i freni che trasmettono sicurezza e sensibilità.

Durante la mia prova, il trip computer ha segnato un consumo medio di 19 km litro, ma è stata una prova troppo breve per dare un giuidizio su questo valore.

Ho trovato alcuni particolari come gli specchietti retrovisori, i pulsanti di apertura sella e sportellino carburante, di fattura economica e brutti a vedersi.

Sull’estetica in generale non voglio esprimermi più di tanto, ma a mio parere questa volta Yamaha ha toppato. Nel tentativo di addolcire un mezzo di natura sportiva per avvicinare anche un tipo di clientela più tradizionale, ha tolto personalità al TMAX 2017.

Se il frontale è molto simile a quello del modello precedente, la coda è stata completamente ridisegnata.

Poco riuscita, a mio avviso, dove lo spazio tra ruota e parafango è eccessivo e viene addirittura amplificato dalla presenza del mono ammortizzatore, pressoché invisibile. Il portatarga alleggerito della versione Sport accentua ancora di più il problema.

Ripeto, sono le mie impressioni e prendetele con le molle, ma il TMAX 2017 mi ha deluso. Sono salito su quello che dovrebbe essere il re degli scooter sportivi e ho trovato solo tanta potenza e nulla più.

Il TMAX non mi ha fatto battere il cuore, tutto qui.

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3 risposte

  1. Silverloren ha detto:

    Non sono daccordo su nemmeno una parola ma sopratutto su vibrazioni.. SONO INESISTENTI e potenza rabbiosa … MA DOVE ??

    Boh !! Per me non hai provato un tmax.

    • Riccardo ha detto:

      E’ tutto relativo: considerando che si sta parlando di uno scooter con meno di 50cv le prestazioni sono notevoli soprattutto con la mappa sport. Se sei abituato a mezzi con potenze superiori è un altro discorso.
      Le vibrazioni ci sono eccome. Molti scooter monocilindrici vibrano di meno. Nulla di insopportabile per carità, ma per un mezzo di questo prezzo è un particolare che stona.

  2. Giacomo ha detto:

    Acquistato a Maggio 2018 il TMax DX (allestimento top a € 13.650).
    Oggi vado a fare il Passaggio di Proprietà e lo cedo dandoti ragione.
    Impostazione generale dello “scooter” esageratamente esasperata a scapito del comfort.
    Impressione di motore sempre imballato che alla lunga (ho 50 anni) rompe le balle.
    Mai una “passeggiata”, solo corse. Dopo 4 richiami ufficiali Yamaha (frizione, cinghia, variatore e cavalletto) e 2400 € spesi solo di assicurazione (spesa totale quindi oltre 16.000 euro) resto deluso anche dalla grafica della strumentazione “vecchia” e brutta, e dal disegno dei fari posteriori (orribili).
    Grazie a Yamaha per cambiare il T-Max ogni 2 anni (oggi c’è il 560 con posteriore completamente ridisegnato) penalizzando chi come me ci rimette fior di migliaia di euro nella rivendita.
    Dopo il 3° T-Max (2003 [costava € 6500 !!!!],2009,2018) abbandono per sempre il marchio.
    Ridicoli.

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